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Transience to the Infinite: the stargate - di Cynthia Penna

LOS ANGELES. Questo nuovo articolo di Cynthia Penna per la rubrica "Arte dagli USA" di ARTSTART approfondisce la mostra "Transience to the Infinite: A Scientific Exploration of Time and Space", da lei curata presso la Wönzimer Gallery di Los Angeles, esposizione citata nel suo recente pezzo "Surviving art from fires in LA".


Nella foto: Todd Williamson, 2024, olio su tela


di Cynthia Penna

Art curator, Art director ART1307

Napoli - Los Angeles


Transito verso L'infinito

Una ricerca impossibile?

Olivier Bonnassies, autore con Michel-Yves Bolloré di un best-seller internazionale dal titolo "DIO. La scienza le prove. L'alba di una rivoluzione" afferma che le prove scientifiche o meglio che le ricerche scientifiche di cui oggi siamo in possesso conducono inesorabilmente all'affermazione dell'esistenza di un Dio creatore che ha dato origine al mondo.

Il libro incrocia cosmologia, fisica, storia e teologia, per dimostrare che non c'è contrasto tra fede e ragione. Affermano gli autori che "Le cose sono cambiate con la scoperta della termodinamica, che dimostra che l'universo si sta logorando e dirigendo verso una morte termica. L'universo ha quindi avuto un inizio ….e se c'è un inizio, c'è un Dio…".

Alla base di questo cambiamento di prospettiva ci sono alcune conquiste scientifiche fondamentali. "Tre cose: in primo luogo, ora sappiamo con certezza che l'universo è composto da tempo, spazio e materia indissolubilmente legati; in secondo luogo, che sicuramente ha avuto un inizio assoluto; e in terzo luogo, che è straordinariamente regolato in tutti i suoi aspetti per consentire la vita complessa. Con questi semplicissimi risultati, la scienza ci fornisce l'esatta definizione di ciò che tutte le filosofie e tutte le religioni classiche indicano come Dio, cioè un essere trascendente, esterno all'universo, che lo ha creato affinché un giorno potessero emergere la vita complessa e gli esseri umani". Tratto da articolo-intervista apparso sulla rivista Avvenire e pubblicato in Italia il 26/8/2024.

Il tema di questa mostra però non è legato a provare l'esistenza o meno di un "fattore esterno assoluto" che ha dato origine al cosmo, e non vuole neanche avere alcuna accezione religiosa; la mostra è rivolta piuttosto ad esplorare, attraverso svariate modalità artistiche, gli spazi di transizione dell'esistenza dove le tensioni quotidiane si interfacciano con il momento spirituale dando origine all'estetica dell'espressione artistica. Il trascendentale è una categoria del senza tempo, senza spazio e senza limite che opera sull'uomo da un punto di vista psicologico, metafisico, religioso ma anche e soprattutto artistico: forse è la struttura portante a base di tutta la produzione artistica. La scienza, come è noto, si arresta in un punto inesplicabile al di là del quale inizia il metafisico e il trascendente del pensiero umano.

La mostra accenna a declinare varie ipotesi di configurazione del "divino" vale a dire una raccolta di momenti di illuminazione/divinazione nei quali la mente umana percepisce un elemento a temporale e a-spaziale attraverso la "rivelazione". L'uomo cerca sempre la rivelazione come bisogno di trapassare la realtà per assurgere ad una sfera mistica che lo confonde con quello che in religione (qualsiasi essa sia) è chiamato DIO. Un momento della psiche umana che sembra staccarsi dalla corporeità dell'intelletto scientifico per assurgere ad un elemento non umano.

L'Arte si adopera nella ricerca di spiritualità offrendo il proprio mezzo per compiere quello che San Paolo afferma nel suo sermone all'Areopago di Atene: "Dio ha creato l'uomo perché lo cerchi".


Nella foto: Laddie J. Dill, alluminio aerospaziale, 2x2 m


Nella foto: Lisa Bartleson, 2024, mosaico di mylar dipinto e resinato


L'arte si adopera, con la sua rappresentazione visiva, al fine di provocare l'accesso, come volano, ad un atto meditativo e di introspezione intimista.

L'arte soddisfa il bisogno di elevazione dalle umane e terrene cose per accedere ad un livello spirituale inteso come mistica: ma che senso ha oggi parlare di mistica e di misticismo cosmico nella società contemporanea? Risponde bene Kandinsky a questa domanda: "La nostra epoca è un tempo di tragica collisione tra materia e spirito e di caduta della visione del mondo puramente materiale": più di un secolo fa così Kandinsky si esprimeva per descrivere un mondo e un tempo di cambiamenti epocali che hanno poi dato origine al secolo 20°. Da questo momento in poi, la vita di Kandinsky sarà guidata dalla ricerca di una creatività che non si concentra più sulla rappresentazione pittorica del mondo oggettivo, ma cerca di simboleggiare l'innerer Klang o "bisogno interiore" dell'artista, che punta al risveglio spirituale e alla trascendenza attraverso il mezzo dell'arte.

Il messaggio di Kandinsky non potrebbe essere più profetico per il nostro tempo che condivide le stesse paure, gli stessi abissi di incertezza e disorientamento degli inizi del '900 : conosciamo anche l'evoluzione di quelle paure e di quegli abissi di errori... Forse non basta neanche rifugiarci nello spirituale dell'arte, né nello spirituale assoluto: dobbiamo agire per operare un cambiamento epocale del nostro modo di essere, attraverso l'introspezione e la costante indagine su quel che la nostra razionalità ci addita come giustizia sociale e collettiva.

Un cambiamento di condotte che prendano origine da una constatazione banale: quella della nostra assoluta pochezza e limitatezza all'interno di quell'ingranaggio perfetto che è l'Universo.

Se solo ci si fermasse a valutare la portata dell'immensità che sta "Lì Fuori" invece di attardarci sulla materialità meschina del nostro limitatissimo mondo, rimarrebbe in vita solo l'arte e la limitata portata del nostro pensiero introspettivo di ricerca interiore.

Se solo ci soffermassimo su questa constatazione e la tenessimo in costante presenza, i nostri comportamenti muterebbero radicalmente. E oggi questo mutamento è divenuto assolutamente urgente.



Nelle foto: Max Coppeta, 2023, alluminio riflettente oro e plexiglas con resine

 

Le immagini delle opere pubblicate insieme al testo e il comunicato stampa della mostra sono stati gentilmente forniti da Cynthia Penna.


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