NUOVA DELHI (INDIA). Attraverso una ricca gallery fotografica ripercorriamo un viaggio nel cuore dell'India, dalla Capitale alla città sacra per gli induisti sulla riva del Gange: il Nord del Paese racchiude lo spirito di questo affascinante stato asiatico, dove convivono fasto e miseria, caos e tradizioni millenarie in luoghi dai nomi antichi come Delhi, Jaipur, Amer, Abhaneri, Fatehpur Sikri, Agra, Orchha, Khajuraho e Varanasi.
Nella foto: Agra, il Tāj Maḥal all'alba
di Vittorio Schieroni
Direttore ARTSTART
Alcuni luoghi nel mondo non possono lasciare indifferenti: sono capaci di imprimere nel viaggiatore emozioni e ricordi indelebili, suscitano riflessioni, interrogativi e offrono punti di vista inediti da cui osservare il mondo grazie a un fascino intrinseco e alla presenza delle persone che vi conducono la propria esistenza.
Uno di questi è certamente l'India, con la sua storia millenaria, la cultura antica e stratificata che può vantare, lo stridente contrasto fra tradizioni ancestrali apparentemente immutabili e le manifestazioni di una modernità che al momento riguarda solo una ristretta cerchia di privilegiati. Lo stato più popolato del pianeta, una repubblica federale che ospita oltre un miliardo e quattrocento milioni di abitanti, per sua natura sembra reggersi su innumerevoli contrasti in un precario ma collaudato equilibrio, dove il fasto degli antichi palazzi convive con la miseria dei quartieri più poveri, la bellezza con l'incuria, la spiritualità con il caos, la gioia con la sofferenza.
Attraverso un viaggio negli stati indiani del Nord si può toccare, anche solo per pochi giorni, il cuore di questo vasto Paese, nella consapevolezza che potrebbero non essere sufficienti nemmeno diversi anni per conoscerlo appieno. I templi indù, sikh e buddisti, le moschee islamiche e le chiese cristiane, innanzitutto, in un mosaico di fedi che coesistono a stretto contatto. Dalla perfezione formale del Tāj Maḥal nella città di Agra alla maestosa solidità del Forte Amber ad Amer, dalle evoluzioni architettoniche del Palazzo dei venti di Jaipur e del pozzo a gradini Chand Baori nel villaggio di Abhaneri fino alle fitte composizioni di statue intagliate che caratterizzano i templi indù o gianisti di Khajuraho, passando per le affascinanti Fatehpur Sikri e Orchha, infine dalla frenesia che si respira a Delhi e Nuova Delhi fino alla profonda fede che regna nella città sacra per gli induisti, Varanasi, sulla riva del fiume Gange. Luoghi che permettono di osservare, sfiorare e talvolta conoscere un universo umano sorprendente, autentico, a tratti disturbante, proprio come lo è ogni cosa lontana dai propri punti di riferimento.
Colori, sapori, odori, rumori, sensazioni che il viaggiatore porta con sé al ritorno come esperienza in grado di arricchire la propria dimensione interiore, aprendo mente e animo.
Nella gallery fotografica (clicca sulle immagini per ingrandirle): - fila 1 e 2: Delhi e Nuova Delhi
- fila 3 e 4: Jaipur e Amer - fila 5: Abhaneri - fila 6: Fatehpur Sikri - fila 7 e 8: Agra - fila 9 e 10: Orchha - fila 11: Khajuraho - fila 12 e 13: Varanasi
Le immagini che accompagnano il testo sono state scattate durante il viaggio di Vittorio Schieroni in India nell'agosto del 2024.
Nella foto: campagna indiana
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