BIELLA. Con la riapertura dei confini regionali, dal 7 giugno sarà possibile per tutti gli italiani accedere nuovamente a Casa Zegna, cuore della magnifica area naturalistica di proprietà della famiglia Zegna. Creata negli anni Trenta dall'imprenditore della moda Ermenegildo Zegna, l'Oasi comprende circa 100 km2 sulle Alpi piemontesi, attorno a Trivero, tuttora sede del Lanificio. Primo esempio italiano di mecenatismo ambientale, il parco protetto ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione del territorio, permettendo a famiglie e sportivi di condurre per tutto l'anno attività a stretto contatto con la natura.
Le banderuole colorate di Daniel Buren sventolano già sui tetti del Lanificio Zegna, a Trivero Valdilana. L'installazione dell'opera, che ogni inverno viene riposta, da sempre dà il benvenuto alla primavera. Quest'anno simboleggia anche la speranza di un nuovo inizio, di una rinascita culturale e sociale. Casa Zegna, cuore dell'Oasi Zegna, sede dell'archivio storico e delle tante iniziative dedicate ai visitatori, dopo l'anteprima del 2 giugno per i piemontesi, aspetta i suoi visitatori, ora che si possono di nuovo varcare i confini regionali. La riapertura avviene secondo i criteri di sicurezza studiati per tutti i musei e le istituzioni culturali al fine di preservare la salute di pubblico e personale addetto. I visitatori troveranno due novità: la mostra "From Sheep to Shop" e una sezione di foto e schede tecniche che illustrano il progetto Zegna Forest. "From Sheep to Shop" è un'esposizione permanente che ripercorre la storia del Gruppo Zegna, a partire dalla visione illuminata di Ermenegildo Zegna che agli inizi del Novecento fondò la sua impresa su tre pilastri: il lavoro, la comunità e l'ambiente. Foto d'epoca, immagini di campionari, tessuti, campagne pubblicitarie e testi raccontano il contributo che ogni generazione ha saputo dare all'azienda e al territorio. Il titolo dell'esposizione ("From sheep to shop", cioè "Dalla Pecora al negozio") spiega la filosofia degli Zegna, da sempre guidati dall'ossessione dell'integrità produttiva, dal controllo degli allevamenti fino alla produzione di abiti.
Nel video: Anna Zegna, Presidente della Fondazione Zegna
"Casa Zegna, cuore dell'Oasi Zegna, sede dell'archivio storico e delle tante iniziative dedicate ai visitatori, dopo l'anteprima del 2 giugno per i piemontesi, aspetta i suoi visitatori, ora che si possono di nuovo varcare i confini regionali".
Se l'esposizione permanente racconta il passato del gruppo, la sezione dedicata al progetto 'Zegna Forest' racconta, invece, il presente e il futuro. Sono i boschi il cuore di questo lavoro. Pannelli e didascalie spiegano lo stato di salute degli alberi dell'Oasi Zegna. E i problemi dovuti al cambiamento climatico e all'arrivo di patologie un tempo sconosciute. La situazione richiede un grosso lavoro che durerà anni e che è partito nel mese di febbraio con l'abbattimento di una porzione di bosco di 16 ettari particolarmente compromessa. Le tavole tecniche e le fotografie raccontano quello che sta accadendo sul territorio e quello che l'Oasi Zegna si sta impegnando a fare per preservare la salute del bosco e per prevenire disastri ambientali. I visitatori possono verificare sul campo ciò che viene raccontato nei pannelli facendo dei sopralluoghi nelle particelle verdi che sono già state oggetto di interventi per rendersi conto, anche dal vivo, dello stato delle cose. Chi vuole aiutare l'Oasi Zegna a proteggere la natura può dare il proprio contributo con una donazione.
Oasi Zegna, Trivero, Biella Aperto al pubblico gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18
Informazioni: www.oasizegna.com, info@oasizegna.com, +39.015.7591460, +39.340.1989593 info@oasizegna.com
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