Alla Casa del Console la collettiva "Objektiv"
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CALICE LIGURE (SV). Il museo d'arte contemporanea Casa del Console presenta una mostra collettiva di dodici artisti a cura di Margherita Martini.

a cura di Margherita Martini
Marc Angeli, Nicolò Baraggioli, Line Busch, Barbara De Ponti, Meta Drčar, Jens Fröberg, Filippo Moroni, Vanna Nicolotti, Stefano Paulon, Jaime Poblete, Susan York, Paweł Zaręba
Casa del Console, Calice Ligure, SV
22 giugno | 06 settembre 2025
Inaugurazione 21 giugno ore 16 - 19
A Calice Ligure, le parole arrivano dopo. Dopo i luoghi, dopo le persone, dopo le storie. Forse perché qui, più che altrove, le cose sono state fatte prima ancora di essere dette. Così come le parole, anche questa mostra è entrata alla Casa del Console in punta di piedi: senza invadere lo spazio, ma ascoltandolo prima di tutto. Nessun ingresso teatrale, nessuna porta spalancata, nessuna dichiarazione d'intenti. È salita lentamente al piano nobile della Casa del Console, percependo l'aria farsi più mite, e fermandosi sulla soglia della sala principale, in attesa di attraversarla.
A Calice Ligure, la soglia non è metafora, ma condizione concreta, reale. È quel punto in cui una casa diventa spazio pubblico, dove l'arte si fa pratica collettiva e il paesaggio orizzonte comune. Negli anni Sessanta e Settanta, Calice ha vissuto qualcosa che pochi altri luoghi possono raccontare: una trasformazione culturale silenziosa ma radicale. Artisti, galleristi, artigiani e cittadini hanno costruito, quasi senza saperlo, un laboratorio di convivenza artistica. Un progetto che non è nato da un manifesto, ma da avvicinamenti, incontri. Tentativi. Non un'eredità da celebrare, ma una memoria che respira ancora e chiede di essere vissuta.
"Objektiv" nasce da un varco. Si costruisce sulla soglia tra generazioni, pratiche, sensibilità che si trovano a condividere un'eredità in movimento articolata in un ventaglio di ritmi e spazi. In tedesco, "Objektiv" significa sia obiettivo fotografico - ovvero il filtro attraverso cui il mondo viene inquadrato, isolato, messo a fuoco - sia oggettività, l'illusione di una visione neutra e stabile della realtà. In questa mostra però, l’obiettivo è volutamente obliquo, sfocato. Di conseguenza l'oggettività si incrina, si opacizza, si attraversa con il corpo. "Objektiv" è un titolo bifronte, quasi beffardo: promette nitidezza, ma invita alla deriva; evoca distacco, ma genera immersione. È una lente che non mette a fuoco, ma invita a sostare in quello spazio incerto che si apre tra vedere e sentire. Una soglia, appunto.
Ed è proprio la soglia come luogo etimologico di appoggio della "suola" a raccontare le stanze della mostra, ciascuna delle quali evoca una coppia concettuale in tensione: compressione/espansione, sedimento/riemersione, permeabilità/impermeabilità, velamento/svelamento, presenza/assenza, riverbero/assorbimento. Queste polarità non sono opposizioni rigide, ma campi di forze, zone di contatto in cui le opere si situano non su un asse definito, ma lungo traiettorie mobili. Rappresentano interstizi fisiologici e percettivi. Sono esperienze incarnate, vissute attraverso il corpo e i suoi sensi: la respirazione che contrae ed espande, la memoria che affiora dai sedimenti del tempo, il tatto che cerca la materia, il calore, la resistenza. Ogni coppia riflette un modo di misurarsi fisicamente e percettivamente con il mondo.
A dare forma a queste soglie, sono le opere di Nicolò Baraggioli, Line Busch, Barbara De Ponti, Meta Drčar, Jens Fröberg, Marc Angeli, Filippo Moroni, Vanna Nicolotti, Jaime Poblete, Stefano Paulon, Paweł Zaręba e Susan York. Ciascun artista affronta lo spazio come un corpo da modificare, da interrogare: chi attraverso superfici piegate e incise; chi usando materiali organici, sedimentati, porosi; chi scolpendo la luce e il tempo, più che la materia.
Il Museo Casa del Console, con la sua storia e la sua architettura stratificata, non è un semplice contenitore, ma un interlocutore attivo: uno spazio che accoglie, trasforma, rilancia. Qui non si tratta solo di esporre, ma di accordarsi con uno spazio carico di tracce e silenzi: abitare la soglia, nel senso più pieno del termine.
E forse è proprio questo, in fondo, l'invito di "Objektiv":
non guardare da fuori,
lasciare che il vedere passi dal corpo,
sentire con lentezza,
(re)stare nel mezzo.
Casa del Console
Via Roma 61, Calice Ligure, SV
Ingresso gratuito
La mostra è visitabile su appuntamento
Per info e prenotazioni: 01965656 | 3356989339
Communication
MADE4ART di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo
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