MILANO. La galleria d'arte contemporanea Amy-d Arte Spazio di Anna d'Ambrosio ospiterà il 31 agosto e il 1 settembre lo "show flash" dell'art director e designer Raimondo Sandri "Make Art 2021", mostra che fa da apripista alla grande stagione artistica e di design dell'autunno milanese. Vittorio Schieroni, Direttore di ARTSTART, intervista l'autore per mettere in luce le caratteristiche principali della sua produzione e i concetti che stanno alla base della sua ricerca.
Intervista di Vittorio Schieroni
Direttore ARTSTART
Vittorio Schieroni: La sua produzione unisce armonicamente arte e design. Quando e come è iniziata questa ricerca?
Raimondo Sandri: La ricerca inizia, nel mio caso, in modo spontaneo e quasi impercettibile, potrei dire da sempre, cioè il cercare o ricercare porta con sé una componente presente sin dall'infanzia, dal gioco, e diventa poi parte intrinseca del processo creativo artistico o di design. Ho sempre percorso le due strade in contemporanea poi, proprio la ricerca, mi ha condotto a far confluire arte e design; certe forme o materiali non possono limitarsi ad appartenere solo all'una o all'altra disciplina.
Qual è il suo rapporto con il design?
Premesso che oggi con "design" si abbraccia un ampio spettro di attività e produzioni, il mio rapporto con il design è continuo, si tratta di un modo di pensare. Arte e design hanno a mio avviso due compiti distinti: l'arte ha quello di sottoporci delle questioni, mentre il design ci dovrebbe aiutare a trovare delle risposte. In questo spazio fatto di domande e risposte cerco un equilibrio.
Che tipo di lavori vedremo esposti presso la galleria Amy-d Arte Spazio?
Si tratta di una selezione di lavori: ci sono opere in ottone crudo, dipinte ed incise, descritte da Jacqueline Ceresoli, che ha curato il testo critico, come "pagine di un messale immaginario" e poi una serie di lavori, eseguiti con la tecnica del frottage su carta politenata, con grande attenzione alla superfice, alla materia e ancora alla luce.
"Arte e design hanno a mio avviso due compiti distinti: l'arte ha quello di sottoporci delle questioni, mentre il design ci dovrebbe aiutare a trovare delle risposte".
Qual è il filo conduttore che le unisce e che dà l'impronta a questa esposizione?
Il filo conduttore è un certo sguardo alle forme ancestrali ma intese come forme estratte da una contemporaneità profonda a volte quasi religiosa. Ho setacciato un po' lo spazio e il tempo per vedere quali forme sarebbero potute rimanere come simboli. Cerco di arrivare alla rappresentazione di forme vicine al simbolo perché le ritengo più cariche di forza espressiva e meno aggredibili dal tempo; naturalmente ideare nuovi simboli è complesso e richiede molta energia.
Lei porta avanti un'accurata sperimentazione attraverso i materiali: quali sono quelli che predilige per realizzare le sue opere?
Il mio percorso lavorativo ed artistico è proprio fondato sulla continua ricerca. I materiali, come in questo caso, non sono dei materiali nuovi (ottone e carta) ma diventano inediti attraverso il trattamento con cui ho deciso di lavorarli; qui arte e design si sovrappongono, il pensiero, la parola, il progetto sono il vero valore che l'artista-designer sa trasmettere attraverso il suo intervento. Non ho una preferenza netta verso un materiale però le recenti esperienze con i metalli come lo zinco, il rame o l'ottone proseguiranno con alcune serie, perché devo completare alcuni nuovi accostamenti.
Ci sono degli autori che hanno avuto un influsso fondamentale sul suo percorso?
I riferimenti sono moltissimi e provenienti da diverse discipline… da Franco Maria Ricci a Issey Miyake, da Vincenzo Agnetti a Elio Fiorucci…
Ha già un’idea di come procederà in futuro la sua ricerca?
La mia ricerca procede contemporaneamente in molte direzioni e la sfida è rappresentata dalla scelta del linguaggio con cui descrivere forme e contenuti; sto sviluppando diversi progetti che prevedono l'utilizzo di molti materiali e trattamenti dai più ingenui ai più sofisticati… però a volte l'incontro con un materiale mi porta a fermare ciò che stavo facendo per dedicarmi in modo istintivo e totale a quest'ultimo fino alla sua completa esplorazione.
"Il pensiero, la parola, il progetto sono il vero valore che l'artista-designer sa trasmettere attraverso il suo intervento".
La mostra "Raimondo Sandri. Make Art 2021" si terrà presso Amy-d Arte Spazio di Milano (Via Lovanio 6, Metro Moscova, Brera Design District) il 31 agosto dalle ore 15 alle 19 e il 1 settembre dalle ore 10 alle 19.
Per informazioni: www.amyd.it, info@amyd.it, +39.02.654872.
Le fotografie di Raimondo Sandri e dei dettagli delle sue opere sono state gentilmente fornite da Amy-d Arte Spazio con l'autorizzazione dell'artista.
Intervista rilasciata da Raimondo Sandri a Vittorio Schieroni ad agosto 2021.
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